
Dieta Mediterranea
Patrimonio culturale immateriale dell'umanità, cosi dichiarata dall' UNESCO nel 2010, la Dieta Mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai regimi alimentari tipici dei paesi del bacino del Mediterraneo, tra cui Italia, Grecia, Spagna, Marocco e Francia meridionale.
Le abitudini alimentari di tali popolazioni furono oggetto di uno studio epidemiologico condotto, negli anni cinquanta, da Ancel B. Keys e furono messe a confronto con quelle di altre sette nazioni differenti, giungendo alla conclusione che la Dieta Mediterranea apportasse evidenti benefici alla salute, in quanto il tasso di mortalità per malattie cardiovascolari di quelle popolazioni risultava molto basso.
E' riduttivo pensare a tale modello alimentare come una dieta poichè non si tratta semplicemente di regole dietetiche ma di un eccellente stile di vita, esempio di contaminazione naturale e culturale, commisto di saperi, di conoscenze, di pratiche e tradizioni strettamente interrelate, dal paesaggio agrario alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo di cibo di quelle popolazioni contadine che abitarono territori caratterizzati dalla Macchia Mediterranea.
Il modello Mediterraneo è fortemente centrato su principi di
sostenibilità e biodiversità e caratterizzato dall'utilizzo dei
prodotti del territorio, in particolare dell'olio extravergine di oliva,
dei legumi freschi e secchi, frutta a guscio, cereali
integrali, abbondante verdura, frutta, spezie, erbe aromatiche, moderata quantità
di pesce pescato, latticini e carne di buona qualità da animali allevati in cortile, vino ed infusi.
Alle
scelte alimentari si intrecciano le abitudini e pratiche di digiuni e semi-digiuni a carattere religioso e restrizioni caloriche dettate dal naturale andamento
delle
disponibilità alimentari durante l'anno, intenso lavoro fisico nei campi, il
rispetto della stagionalità delle colture, tutti elementi che concorrono
al mantenimento dello stato di salute delle popolazione praticanti e alla prevenzione di malattie
cardiovascolari, tumori, patologie metaboliche e croniche-degenerative, come ben documentato da numerosi studi scientifici.
A oggi, del modello Mediterraneo ampiamente studiato, che ha caratterizzato il periodo storico a cavallo degli anni cinquanta e sessanta, ci perviene una fotografia dalla quale trarre spunto per tentare di rimanere quanto più fedeli possibile, nonostante le minacce economiche e culturali imcombenti quali: l'ingresso, nel mercato, di prodotti industriali dallo scarso valore nutrizionale, molto lavorati, ricchi in zuccheri, farine raffinate e grassi saturi; frutta e verdura reperibile in ogni stagione, carni, uova e latte provenienti da animali in allevamenti intensivi, basso consumo di pesce, eccesso di salumi, oltre alla perdita, in termini di biodiversità, di specie autoctone tipiche dell'areale mediterraneo perchè ritenute di poca utilità, sia dal punto di vista nutrizionale che in termini di resa produttiva.
Per avvicinarsi, quanto più possibile ad un modello Mediterraneo, certamente bisognerebbe dedicarsi al rispetto di alcuni principi che richiamino moderazione, equilibrio e varietà:
-Scegliere alimenti naturali, locali e stagionali;
-escludere i cibi processati, raffinati, industriali, essessivamente lavorati;
-dedicarsi alla restrizione calorica periodica;
-prevedere abbondanti porzioni di verdura nei pasti principali;
-includere legumi, cereali integrali, frutta a guscio, semi, frutta fresca;
-condire con olio extravergine d'oliva;
-limitare la carne rossa e i formaggi stagionati;
-prediligere il pesce come principale fonte proteica animale; includere moderate porzioni di carne bianca, latticini e uova, di buona qualità;
-ridurre il sale aggiunto e utilizzare spezie ed erbe aromatiche per insaporire;
-bere almeno 2 litri di acqua al giorno per mantenersi ben idratati e aumentare l'introito in caso di esercizio o lavoro pesante e in ambienti molto caldi.
All'attenzione per le scelte alimentari va integrata la pratica dell'esercizio fisico costante, i cui benefici innegabili sono a carico dell'intero organismo, dall'apparato cardiovascolare e muscoloscheletrico a quello neuroendocrino.
La dieta Mediterranea diventa insomma uno stile di vita da abbracciare nella sua totalità.